SEO: Gli errori da evitare secondo Google e gli esperti
Quali sono gli errori Seo da evitare? E’ la classica domanda da un milione di dollari. Se qualcuno possedesse la risposta, le varie battaglie per il posizionamento e l’indicizzazione vedrebbero subito e per sempre vincitori e vinti. Solo Google forse possiede le risposte definitive, e con un video di Maile Ohye, Developer Dreams Teach Led, gioca a rivelarne almeno un po’. Per il resto, possono valere le opinioni degli esperti. Che noi vi offriamo qui dopo un’attenta selezione.
La signorina Ohye, carina e sorridente come non mai, spiega i cinque errori da evitare. Nonostante l’estetica impeccabile, la sensazione è quella di un antipasto leggero, che lascia comunque molto appetito. Ovviamente i consigli sono buoni, realmente diffusi qua e là per il web e una loro soluzione permette realmente di risollevare le sorti del sito che si ha a cuore. C’è però dell’altro, tenuto forse nascosto da Google per non rendere tutto troppo facile. Ad ogni modo, ecco i cinque errori da evitare secondo Google.
1. Produrre contenuto banali, non interessanti, corti. Un consiglio che dimostra che Big G ha intenzione di incentivare la colonizzazione del web da parte dell’editoria, almeno sul fronte della qualità e del linguaggio.
2. Adottare un approccio segmentato tra Seo e Marketing. Il Seo e il Marketing devono andare di pari passo: i contenuti devono essere ottimizzati in concordanza alla comunicazione offline, allo stesso modo anche il design deve ricalcare l’estetica dei prodotti o del brand in off.
3. Adottare trucchi e scappatoie. Ne esistono, certamente. Una di queste è quella di ridurre i tempi di caricamento della pagina. Funzionano, ma solo a breve termine. Poi deve subentrare l’ottimizzazione concreta, reale, totale.
4. Non seguire le prossime follie Seo. Un consiglio ridondante. Si guardi appena sopra (quarto punto).
5. Aggiornare e dinamizzare. Il sito va aggiornato in maniera veloce e completa. Bisogna stare alla larga dalle lungaggini burocratiche, piaga dei siti aziendali.
Enrico Giammarco, consulente IT freelance, ha invece dato consigli sul fronte della keyword strategy. In particolare consiglia di non fermarsi ai numeri, ossia di non farsi affascinare dall’immenso volume di traffico di alcune keyword. Scegliere una keyword in questa maniera vuol dire “obbligarsi” alla prima pagina. Solo in quel caso vi è assicurato un certo ritorno. E tutti sanno com’è difficile raggiungere la prima pagina. Allora tante vale affidarsi a delle keyword più specifiche, “da segmento”, che offrono meno conversioni ciascuno ma tante conversioni se considerate tutte assieme.
Luca Ravagnani, invece, offre consigli sul fronte del web design. L’esperto di Online Marketing di Conseom mette in guardia contro le insidie di Flash. Inserire contenuti in Flash significa nascondersi da Google, visto che i testi dentro quei contenuti non vengono letti dalle serp di Big G. Niente Flash dunque, anche se dal punto di vista estetico fanno certamente il loro dovere.
Secondo Ravagnani, inoltre, è consigliabile evitare i “clicca qui” e gli “ulteriori informazioni”. Certamente giovano alla comprensione, ma non è detto che un bel blu non faccia lo stesso. E’ necessario, dunque, sostituire quelle diciture con parole chiave che rimandino all’argomento del link. Altrimenti si comunica a Google che si sta facendo dello spam (spam di articoli ovviamente). Infine, attenti alle Url. Meglio amichevoli che no, ovviamente. Molti però se lo scordano, come anche si scordano che molti blog e piattaforme Csm offrono form per modificare le Url. In generale, sarebbe sempre bene far comparire nei vari indirizzi le parole chiave della pagina, meglio se in posizioni di estrema visibilità come l’inizio.
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!